Si è concluso da poco a Johannesburg , in Sudafrica, il 12° meeting annuale della rete “Solidnet “ , rete di partiti comunisti e del lavoro provenienti da tutto il mondo , che ha analizzato la difficilissima crisi economia mondiale. Un analisi fatta, dunque, da persone provenienti da nazioni e culture diverse che si sono confrontate a viso aperto. Per saperne di più, abbiamo fatto alcune domande a Maurizio Musolino, del Dipartimento esteri del Pdci, che era presente al meeting dopo un lungo viaggio dall’Italia:
Quali sono stati gli argomenti principali di discussione del 12 meeting internazionale della rete Solidnet?
Il Solidnet che si è svolto la settimana scorsa in Sudafrica ha analizzato la crisi capitalistica che è in atto, partendo dal suo essere strutturale. Da questo ne conseguono aspettative opportunità e rischi per il mondo del lavoro e per i comunisti che hanno l’ambizione di rappresentarlo.
E’ stato un appuntamento molto importante e questo è stato chiaro fin dalla sua inaugurazione: la partecipazione è stata imponente c’erano rappresentati 51 partiti per 43 paesi. Nei tre giorni del meeting c’è stata una discussione vera, assolutamente non scontata e si sono confrontate diverse esperienze. Basti pensare che alcuni partiti comunisti governano insieme alle socialdemocrazie paesi molto grandi, ricordo fra tutti il Brasile, l’India e lo stesso Sud Africa. Al contrario in altri paesi – specie in Europa – i partiti comunisti rappresentano l’opposizione a quelle socialdemocrazie che stanno governando la crisi attraverso politiche scellerate che penalizzano la classe lavoratrice. Ricordo per tutte la Grecia. Quindi come è facile capire il confronto non è stato scontato e alla fine tutti ne sono usciti arricchiti.
Il meeting si è svolto a Johannesburg , in Sudafrica. Che impressione ha avuto della situazione economica- sociale del Sudafrica?
Il Sud Africa è un Paese che ha fatto passi da gigante in questi ultimi anni, sia nel versante della redistribuzione della richezza – prima a tutto vantaggio dei bianchi – sia sul piano delle conquiste sociali. Eppure molti problemi antichi permangono. E’ impressionante vedere i quartieri dei bianchi tutti recintati da muri e difesi da filospinato con corrente elettrica, daltrocanto nei quartieri popolati dai neri la presenza di un bianco non passa inosservata e non sempre le occhiate sono tenere. Voglio però sottolineare ancora lo sforzo che i governi dell’Anc, la coalizione di Mandela, hanno compiuto per l’unità nazionale e per creare un paese davvero di tutti. Sul fronte economico non si può che restare colpiti dalle infrastrutture, davvero di alto livello. Un Paese che si pone sicuramente all’avanguardia nel continente africano e che oggi rappresenta un esempio di coesistenza, pur fra tanti problemi, per il mondo:
Quando si terrà il prossimo meeting e su cosa sarà basato?
Il prossimo meeting si terrà fra circa un anno e questa volta in Grecia. Poi dovrebbe essere ospitato in Libano. Negli anni questo appuntamento si è andato rafforzando sempre di più divenendo oggi forse il maggior appuntamento internazionale per le forze comuniste e del lavoro. Voglio ricordare che per l’Italia ne fanno parte sia il partito dei comunisti italiani, sia il Prc, e che quest’anno c’è stata intorno a questi due partiti e al processo di Federazione in atto una grande attenzione da parte di forze politiche di tutto il mondo. Per quanto riguarda il tema anche il prossimo anno si è deciso di continuare ad indagare la crisi del capitalismo, magari facendo i conti con la necessità di aggiornare l’approccio ideologico con il quale i comunisti cercano di creare i presupposti per un mondo nuovo diverso e più giusto