In America 17 milioni di bambini affamati

“Quasi 17 milioni di bambini negli Stati Uniti non hanno un accesso valido al cibo di cui hanno bisogno per condurre una vita attiva e sana.” Questo uno dei passaggi dell’intervento di Jeff Bridges al National Press Club di Washington, il punto di rtrovo piu’ importante del giornalismo americano.
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Ball Room strapiena e stuoli di donne di eta’ diversa in adorazione del ‘bel vecchio’ di Hollywood, vincitore dell’ultimo Premio Oscar con la sua magistrale interpretazione in Crazy Heart.
In un paese come l’America in cui oltre cento milioni di persone su un totale di 304 milinioni sono obese il fatto che ci siano 17 milioni di bambini sottonutriti ha dell’incredibile.
Jeff Bridges ha fondato nel 1983 End Hunger Network che oggi e’ confluita, insieme ad altre organizzazioni nello Share Our Strenght’s No Kid Hungry, una campagna per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questo problema che coinvolge aspetti economici, culturali ed anche militari. Una larga percentuale di quelli che vogliono arruolarsi e’ scartata per insufficienze fisiche dovute alla mancata o distorta alimentazione americana.
Jeff Bridges e’ un uomo rinascimentale. Figlio e fratello di attori, suona e canta (in questi giorni e’ a Washington per registrare un disco con la sua band), e’ sposato da oltre trenta anni ed ha conosciuto quella che doveva diventare sua moglie mentre girava un film in Nevada e lei faceva la cameriera. Giornalista, disegnatore, vive in California. E’ buddista e prima di recitare medita per mezz’ora sul set.
“Una nazione che non riesce a nutrire i suoi bambini e’ destinata a scomparire”, ha detto. E tutti si sono spellate le mani nell’applaudirlo. Compreso il Governatore del Maryland, il democratico O’Maley, che si e’ assunto il compito di trainare gli altri colleghi governatori in un impegno bypartisan per cercare di contenere e risolvere questo drammatico problema sociale.
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Renato Romano scrive: