Interrogazione su condotta scorretta Comune di Cividale

Il Comune di Cividale continua ad essere inadempiente per quanto concerne uno dei propri compiti istituzionali, cioé il rilascio di documenti d’identità. In allegato il testo dell’interrogazione presentata in data odierna che testimonia a quali vicissitudini debbano andare incontro i cittadini che in quel Comune chiedono il rilascio della carta d’identità bilingue. {jcomments on} Cividale rientra nel novero dei Comuni nei quali si applica la legge 38/2001, ma il rilascio dei documenti d’idenità non è una competenza dello sportello bilingue: è sufficiente che il Comune si doti di un congruo numero di documenti bilingui e li rilasci ai richiedenti, come succede in tutti gli altri comuni nei quali si applica la legge 38/2001. Non si richiede alcun servizio di traduzione o di conoscenza specifica della lingua slovena, ma il rilascio di modelli bilingui già prestampati ed esistenti, per questo la condotta del Comune di Cividale è da ritenersi inqualificabile e per questo lo scrivente, nello specifico, ipotizza l’omissione di atti d’ufficio.

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X LEGISLATURA
INTERROGAZIONE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE FVG
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

OGGETTO: disagi ai cittadini derivanti dalla reiterata disapplicazione della Legge 23 febbraio 2011, n. 38 nel Comune di Cividale del Friuli in materia di rilascio di carte d’identità bilingui.-

Il sottoscritto consigliere regionale

Premesso che in data 24.11.2011 il sottoscritto, unitamente ai colleghi Gabrovec e Pustetto, presentava analoga interrogazione riguardante l’odissea di un cittadino residente a Cividale del Friuli al quale il Comune di Cividale stava negando da mesi il rilascio di una carta d’identità bilingue;
Atteso che al cittadino richiedente, dopo che lo stesso si era visto costretto a rivolgersi alla Prefettura – UTG di Udine, oltre che al Comune di Cividale del Friuli per conoscere i motivi che avevano impedito il rilascio del documento d’identità personale in forma bilingue, fu effettivamente rilasciato il documento nel gennaio del 2012 e che a distanza di pochi giorni il documento d’identità bilingue fu rilasciato senza intoppi ed interminabili attese anche alla figlia del suddetto;
Rilevato che la figlia del richiedente smarriva i documenti a Trieste a fine febbraio e, dopo aver fatto regolare denuncia alla Polizia, provvedeva a richiedere copia della patente e della carta d’Identità agli uffici competenti, presentando quindi al Comune di Cividale la richiesta di rilascio di una nuova carta d’identità bilingue;
Dato atto che in seguito la richiedente riceveva dal Comune di Cividale copia, per conoscenza, della nota che il Comune aveva inviato alla Comunità Montana con richiesta di riattivazione dello sportello bilingue per gli adempimenti del caso, ma nella medesima missiva si segnalava anche la sopravvenuta scadenza della convenzione con il Comune di Cividale per le finalità previste dalla legge 38/2001;
Rilevato che in seguito un impiegato del Comune di Cividale comunicava informalmente alla richiedente che, essendo cessata la convenzione con lo sportello linguistico, non era possibile procedere al rilascio della carta d’identità bilingue;
Rilevato che il Comune di Cividale del Friuli è compreso nella tabella approvata con D.P.R. 12 settembre 2007 contenente il novero dei comuni nei quali si dà attuazione della Legge 23 febbraio 2001, n. 38;
Ritenuto nella circostanza descritta inqualificabile il comportamento del Comune di Cividale del Friuli che, oltre a non ottemperare ad una legge nazionale adducendo motivazioni pretestuose – lo sportello linguistico infatti non è preposto al rilascio di documenti d’identità bilingue, mentre lo è sicuramente il Comune – è imputabile, nella fattispecie, di omissione di atti d’ufficio.;
Rilevato, infine, che il sottoscritto, in attesa di risposta, si riserva comunque di informare dell’accaduto il Commissario del Governo e l’autorità giudiziaria trasmettendo la presente interrogazione.

Tutto ciò premesso

Il sottoscritto consigliere regionale interroga la Giunta regionale per sapere se

1. Non ritenga che nella fattispecie narrata in premessa e nella condotta sin qui tenuta da parte del Comune di Cividale sia ravvisabile il reato di omissione di atti di ufficio?

2. Sia intenzione della Giunta regionale e della competente Direzione centrale richiamare, nella fattispecie, il Comune di Cividale del Friuli ad un corretto svolgimento delle proprie funzioni e ad un’efficiente erogazione dei servizi istituzionali.

Trieste, 10 aprile 2012
Igor Kocijančič