COMUNICATO STAMPA
Nel corso della conferenza stampa che si è svolta stamattina presso la sala azzurra del Consiglio regionale del FVG i consiglieri regionali del PRC – SE Igor Kocijančič e Roberto Antonaz sono intervenuti sul tema degli effetti della manovra finanziaria nazionale e su una prima valutazione, dopo il confronto in commissione, della proposta di assestamento del bilancio regionale.
Kocijančič ed Antonaz hanno evidenziato che alla luce degli effetti della manovra nazionale anche sullo scenario regionale, l’assestamento del bilancio andrebbe praticamente riscritto, prevedendo una nuova e diversa ripartizione dei 186 milioni di avanzo “libero e disponibile”, in modo di reperire le risorse necessarie a non imporre il pagamento del ticket alle cittadine ed ai cittadini del FVG e di venire incontro alle giuste richieste avanzate anche dalla CGIL (fondo non autosufficienza, turn over personale sanitario, politiche della famiglia, risorse per gli asili nido).
I consiglieri regionali del PRC – SE hanno stigmatizzato duramente la decisione di Tondo di introdurre il ticket anche in FVG, regione a statuto speciale e fuori dal sistema sanitario nazionale. Sarebbe stato opportuno ricorrere alla Corte Costituzionale senza introdurre questa ulteriore imposta iniqua e reperire in aula le risorse necessarie (circa 8 milioni di euro).
Nel prosieguo della conferenza è stata espressa anche forte preoccupazione per il quadro politico nazionale ed europeo, dal quale si continua ad eseguire i dettami della banca centrale europea e ad imporre sacrifici, trattando gli stati alla stregua di aziende (emblematico il caso della Grecia). Se la politica continuerà ad essere sottomessa alle indicazioni del capitale finanziario la situazione è destinata unicamente a peggiorare.
Infine, prendendo in esame le varie proposte di legge sul tema dell’abbattimento dei costi della politica Antonaz e Kocijančič hanno convenuto sul fatto che sarebbe possibile intervenire rapidamente e sensibilmente con due unici provvedimenti: abrogazione del vitalizio e decurtazione delle indennità. Tutto il resto, specialmente le proposte mirate a ridurre il numero dei consiglieri che prevedono modifiche statutarie e costituzionali, necessiterebbe di tempi molto lunghi e inoltre dipenderebbe dalla volontà dei due rami del Parlamento.
Trieste, 20 luglio 2011
Igor Kocijančič{jcomments on}