Sono apparsi alle pubbliche affissioni dei manifesti riferiti alla sagra tricolore promossa da Forza Nuova a Trieste. A leggere le locandine, nelle quali sono riportate date, orari, luogo di svolgimento, l’occasionale lettore ha modo di accorgersi che anche Forza Nuova riesce a vivere con serenità le proprie contraddizioni ed a introdurre in un contesto iperpatriottico un messaggio di slavizzazione strisciante. {jcomments on}Infatti al centro del manifesto capeggia la scita “ciba a due euro”. Tutti sanno che ciba è la versione semplificata e sintetizzata in triestino di čevapčiči, che in bocca (š proprio il caso di dirlo) di generazioni di triestini sono diventati civapcici per poi divenire civa.
Naturalmente etimologia e provenienza dei gustosissimi bocconcini di carne hanno poco a che vedere con il tricolore, sono anzi una prelibatezza gastronomica che si era estesa dalla Serbia in tutta la Jugoslavia (la radice etimologica è comune anche al kebab), è riuscita a sopravvivere alla dissoluzione della Jugoslavia e dalle nostre parti si era “affermata” soprattutto grazie al PCI ed alle Feste dell’Unità dagli anni sessanta in poi.
E’ possibile che il piatto forte di una festa tricolore sia rappresentato da una pietanza slava? Fossi un fascista convinto, mica ci andrei ad una festa del genere…
Trieste, 10.06.2010
Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE
Presidente gruppo consiliare La Sinistra L’Arcobaleno